Essere presenti non significa necessariamente fare qualcosa. E' la qualità della presenza che ci permette di distinguere l'empatia dalla simpatia e dalla comprensione intellettuale.
Pensare di essere capaci di empatia non ci assicura dal possederla veramente!
Quando ci relazioniamo agli altri stabiliamo empatia solo quando riusciamo a liberarci da tutte le idee preconcette, i giudizi e i pregiudizi che abbiamo nei loro confronti.
Nei fatti invece di dare empatia tendiamo ad avere il forte impulso di dare consigli, di rassicurare, di spiegare la nostra posizione o i nostri sentimenti.
Ed eccoci a cercare di consolare “ Non è stata colpa tua…"
A dare consigli “Penso che dovresti….”
Cercare di sdrammatizzare “Dai non è niente…..”
o a spostare l'attenzione su altro “Mi fa venire in mente quella volta”
Sottovalutare i sentimenti “Prima o poi passerà…”
Commiserare “Oh, poverino…”
Curiosare “ Quando è cominciata questa storia?…”
e a ridare consigli “ Secondo me ...a questo punto dovresti... ma…”
Siamo convinti di dover aggiustare tutto, in tutte le situazioni per di far stare meglio gli altri e questo ci impedisce di essere presenti!
Empatia significa concentrare tutta la nostra attenzione sui messaggi dell’altra persona. Dargli il tempo e lo spazio per esprimersi liberamente e completamente per sentirsi veramente compresa.
L'empatia è uno strumento prezioso e potente in tutti i tipi di comunicazione, è un'abilità che si può acquisire per migliorare le proprie relazioni, sia personali che professionali.
"Quando qualcuno ti ascolta davvero senza giudicarti, senza cercare di prendersi la responsabilità per te, senza cercare di plasmarti, ti senti tremendamente bene.
Quando sei stato ascoltato e capito, sei in grado di percepire il tuo mondo in modo nuovo ed andare avanti. È sorprendente il modo in cui problemi che sembravano insolubili diventano risolvibili quando qualcuno ascolta.
Quando si viene ascoltati ed intesi, situazioni confuse che sembrano irrimediabili si trasformano in ruscelli che scorrono limpidi.” (Carl Rogers)
Pensare di essere capaci di empatia non ci assicura dal possederla veramente!
Quando ci relazioniamo agli altri stabiliamo empatia solo quando riusciamo a liberarci da tutte le idee preconcette, i giudizi e i pregiudizi che abbiamo nei loro confronti.
Nei fatti invece di dare empatia tendiamo ad avere il forte impulso di dare consigli, di rassicurare, di spiegare la nostra posizione o i nostri sentimenti.
Ed eccoci a cercare di consolare “ Non è stata colpa tua…"
A dare consigli “Penso che dovresti….”
Cercare di sdrammatizzare “Dai non è niente…..”
o a spostare l'attenzione su altro “Mi fa venire in mente quella volta”
Sottovalutare i sentimenti “Prima o poi passerà…”
Commiserare “Oh, poverino…”
Curiosare “ Quando è cominciata questa storia?…”
e a ridare consigli “ Secondo me ...a questo punto dovresti... ma…”
Siamo convinti di dover aggiustare tutto, in tutte le situazioni per di far stare meglio gli altri e questo ci impedisce di essere presenti!
Empatia significa concentrare tutta la nostra attenzione sui messaggi dell’altra persona. Dargli il tempo e lo spazio per esprimersi liberamente e completamente per sentirsi veramente compresa.
L'empatia è uno strumento prezioso e potente in tutti i tipi di comunicazione, è un'abilità che si può acquisire per migliorare le proprie relazioni, sia personali che professionali.
"Quando qualcuno ti ascolta davvero senza giudicarti, senza cercare di prendersi la responsabilità per te, senza cercare di plasmarti, ti senti tremendamente bene.
Quando sei stato ascoltato e capito, sei in grado di percepire il tuo mondo in modo nuovo ed andare avanti. È sorprendente il modo in cui problemi che sembravano insolubili diventano risolvibili quando qualcuno ascolta.
Quando si viene ascoltati ed intesi, situazioni confuse che sembrano irrimediabili si trasformano in ruscelli che scorrono limpidi.” (Carl Rogers)