Abbiamo imparato a muoverci come, e a volte anche meglio, degli equilibristi.
Alcuni di noi si sono addirittura spinti oltre, cimentandosi nell'antica arte circense del saltimbanco e del giocoliere, tra il desiderio di libertà e il bisogno di sicurezza evitando il più possibile quello che ci fa paura.
Ma siamo sicuri che entrare in contatto con le nostre paure sia così pericoloso?
Riconoscere le nostre paure significa poterle scegliere, e soprattutto dare a noi stessi la possibilità di poter trovare il nostro equilibrio.
La nostra paura più profonda
La nostra paura più profonda non è di essere inadeguati.
La nostra paura più profonda, è di essere potenti oltre ogni limite.
E’ la nostra luce, non la nostra ombra, a spaventarci di più.
Ci domandiamo: “Chi sono io per essere brillante, pieno di talento, favoloso?”
In realtà chi sei tu per non esserlo?
Il nostro giocare in piccolo, non serve al mondo.
Non c’è nulla di illuminato nello sminuire se stessi cosicché gli altri si sentano sicuri intorno a noi.
Siamo tutti nati per risplendere, come fanno i bambini.
Siamo nati per rendere manifesto ciò che è dentro di noi.
Non solo in alcuni di noi. In ognuno di noi.
E’ come se dentro di noi ci fosse un grande diamante con mille facce: alcune sembrano risplendere più di altre e ogni persona possiede, nel suo petto, un fulgido diamante con mille facce luminose.
Il diamante è perfetto, senza la minima incrinatura.
La sola differenza con gli uomini è il numero di facce che la nostra anima ha reso brillanti e luminose.
Ogni diamante è diverso e ognuno è perfetto.
E quando permettiamo alla nostra luce di risplendere, inconsapevolmente,
diamo agli altri la possibilità di fare lo stesso.
Marianne Williamson, citata da Nelson Mandela, durante il suo discorso di investitura a presidente, 1994
Alcuni di noi si sono addirittura spinti oltre, cimentandosi nell'antica arte circense del saltimbanco e del giocoliere, tra il desiderio di libertà e il bisogno di sicurezza evitando il più possibile quello che ci fa paura.
Ma siamo sicuri che entrare in contatto con le nostre paure sia così pericoloso?
Riconoscere le nostre paure significa poterle scegliere, e soprattutto dare a noi stessi la possibilità di poter trovare il nostro equilibrio.
La nostra paura più profonda
La nostra paura più profonda non è di essere inadeguati.
La nostra paura più profonda, è di essere potenti oltre ogni limite.
E’ la nostra luce, non la nostra ombra, a spaventarci di più.
Ci domandiamo: “Chi sono io per essere brillante, pieno di talento, favoloso?”
In realtà chi sei tu per non esserlo?
Il nostro giocare in piccolo, non serve al mondo.
Non c’è nulla di illuminato nello sminuire se stessi cosicché gli altri si sentano sicuri intorno a noi.
Siamo tutti nati per risplendere, come fanno i bambini.
Siamo nati per rendere manifesto ciò che è dentro di noi.
Non solo in alcuni di noi. In ognuno di noi.
E’ come se dentro di noi ci fosse un grande diamante con mille facce: alcune sembrano risplendere più di altre e ogni persona possiede, nel suo petto, un fulgido diamante con mille facce luminose.
Il diamante è perfetto, senza la minima incrinatura.
La sola differenza con gli uomini è il numero di facce che la nostra anima ha reso brillanti e luminose.
Ogni diamante è diverso e ognuno è perfetto.
E quando permettiamo alla nostra luce di risplendere, inconsapevolmente,
diamo agli altri la possibilità di fare lo stesso.
Marianne Williamson, citata da Nelson Mandela, durante il suo discorso di investitura a presidente, 1994